Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato by Edoardo Montolli

Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato by Edoardo Montolli

autore:Edoardo Montolli [Montolli, Edoardo]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-24T12:36:35+00:00


Radio Carcere

Il 20 luglio 2007 il Tribunale del Riesame di Catanzaro annulla le perquisizioni

a Franco Bonferroni, Piero Scarpellini, Brunella Bruno, Domenico Galati, Walter Cretella Lombardo e altri. Motivazione: Il pm ha omesso di descrivere compiutamente le condotte delittuose imputabili agli indagati, parlando genericamente di corruzione, associazione

a delinquere e altro, e limitandosi a indicare esclusivamente le norme di legge asseritamente ritenute violate.

E ancora: «Quadro accusatorio nebuloso».

L’indagine va a grandi falcate verso la rottura. Che, puntuale, arriva pochi giorni più tardi: «Chi ha fatto circolare i documenti con i numeri di telefonino miei e del presidente Prodi è un irresponsabile, un cinico, uno che non ha il senso delle istituzioni. Un farabutto».

È il 27 luglio e Mastella mette in scena la tragedia.

Tanto, a differenza di Cuffaro, che per sapere qualcosa sulle dichiarazioni di Campanella chiedeva aiuto a Franco Bruno, padre degli amici del generale Cretella, sa che lui non è solo nella lotta per bloccare le indagini. È pieno così.

C’è un inserto che viene pubblicato periodicamente da due quotidiani letti più o meno solo nelle mazzette ufficiali, quotidiani da poche migliaia di copie: prima Il Foglio, e più avanti nel tempo, Il Riformista.

L’inserto si chiama Radio Carcere, ed ha pure un sito. Sull’homepage ricorda la clamorosa ingiustizia subita da Corrado Carnevale, ed è destinato

ai detenuti. Un maligno sottile fil rouge della sorte, quasi un memento homine, che lega Montecitorio a Regina Coeli.

Lo cura un avvocato radicale, tale Riccardo Arena, che ne segue anche la parte online, Radiocarcere.com. Ed è lì che pubblica, il 27 luglio 2007, la relazione 12 di Genchi, la cosiddetta «relazione Bisignani», dove appaiono i contatti tra il piduista indagato e Mastella.

Con un piccolo errore: vengono lasciati i numeri di telefono di tutte le persone citate, compreso quello di Mastella. Un errore grossolano, tipo quello dell’Fbi con il rapporto sul delitto Calipari, sgamato per un’errata copiatura da pdf a word da un noto blogger italiano, alias Macchianera, Gianluca Neri.

Ma un errore molto più dal sapore italiano.

Resta pochi minuti in Rete, ma abbastanza per creare il tifone.

Da Corriere della Sera del 28 luglio, a firma Dino Martirano: A questo punto, Mastella si mette a fare l’investigatore: «Guardate qua le date. La relazione del dottor Genchi parte il 25 luglio da Palermo e arriva il 26 luglio alla Procura di Catanzaro. Lo stesso giorno Panorama, che ne è già in possesso perché va in stampa il giorno prima di uscire, può dare l’annuncio che pubblicherà le mie intercettazioni il 27. Questo è un fatto davvero strano, direi gravissimo».

Ed è strano, molto strano, visto che ormai, data la fuga di notizie continua, Genchi non si fida nemmeno più della posta elettronica. E manda tutto a de Magistris addirittura via nave, attraverso i carabinieri.

E infatti le cose, come sa il ministro che ha in mano le carte da mostrare, non stanno per nulla così.

Lo stesso giorno in cui va in rete la relazione, un giornalista de Il Giornale, Felice Manti, lo scarica. E mi chiama: «Ho tirato giù la relazione

Genchi da internet».

«Com’è?»

«Be’, molto diversa da come la dipinge Mastella».



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